19 luglio

19 luglio

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Il 19 luglio per i Romani era “”dies nefastus”” perché nell’anno 64 si sviluppò il cosiddetto grande incendio di Roma. Il disastroso evento durò nove giorni e si propagò in quasi tutta la città. I morti furono migliaia e oltre duecentomila i senzatetto. Per gran parte dei quasi duemila anni che sono passati, la tesi universale ha sostenuto che fu Nerone a dar fuoco a Roma per ricostruirla più bella, cantando davanti al rogo come avrebbe fatto Omero davanti alle fiamme che distrussero Troia; poi, per allontanare da sé l’accusa e placare i romani inferociti con un capro espiatorio, diede la colpa ai cristiani, dando il via alla prima di tante persecuzioni contro la nuova fede. È abbastanza verosimile che si tratti di due ciclopiche sciocchezze, usate dai nemici politici di Nerone per diffamarlo nei secoli e dai cristiani, a posteriori, per dare una base abbastanza scenografica a quasi tre secoli di martirî. Secondo la maggioranza degli studiosi moderni l’incendio non fu colpa né di Nerone né fu tantomeno doloso. Si trattò solo di uno spiacevole incidente casuale dato che Roma, soprattutto col gran caldo estivo, era sovente soggetta a roghi.
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