The Doors “Morrison hotel” (1970)

The Doors “Morrison hotel” (1970)

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Brani scelti e commentati da Fabio Aldini, ex assessore allo sport e all'istruzione del Comune di Mantova.

In onda tutte le sere alle 20e15 - 22e15 - 00e15 su Radiobase Mantova

discobase-fb-logoMorrison Hotel segna il ritorno dei Doors verso atmosfere più hard rock e blues. L’album nonostante non abbia avuto singoli di particolare successo, ebbe un buon impatto su quasi tutta la schiera di fan. Infatti sul disco viene data molta più importanza alla musica ed agli arrangiamenti, piuttosto che ai testi, cosa che ai fan della prima ora non andò giù, essendo questo una sorta di “tradimento” da parte del gruppo che loro avevano incarnato come pilastro della musica ribelle.
Gli effetti di questa cura negli arrangiamenti si sentono soprattutto sul pezzo Roadhouse Blues, mentre il misticismo è la base di pezzi come Waiting for the Sun, Queen of the Highway, e Indian Summer. Ship of Fools e Land Ho! trovano il perfetto bilanciamento tra gli arrangiamenti più rock e la veste narrativa dei testi. Peace Frog è la canzone più politica e controversa dell’album e documenta l’agitazione statunitense della fine degli anni sessanta. Blue Sunday è una ballata riposante, mentre The Spy è un lento blues che indica già la direzione che avrà il successivo album L.A. Woman. L’album raggiunse la posizione numero 4 nella classifica Billboard mentre il singolo You Make Me Real / Roadhouse Blues raggiunse la posizione numero 50 in quella dei singoli.
Grazie alle buone vendite dell’album Morrison Hotel, i Doors si aggiudicarono il quinto disco d’oro consecutivo che poi divenne di platino. Questo album rimane in ogni caso uno dei classici oltre che uno dei migliori del genere rock-blues di sempre.

 

wikipedia

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Oltre a vicepresiedere come si conviene a un vicepresidente, ci guarda dall'alto dei suoi 192 cm. La foto non tragga in inganno.