Convinti di poter smettere quando si vuole

Convinti di poter smettere quando si vuole

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Anche i grattini giocano sporco

Buon mercoledì indipendente

Come per tutte le dipendenze, anche per la ludopatia c’é la convinzione di poter smettere facilmente quando si vuole.

Purtroppo non è vero, anzi è vero il contrario, così come lo è per il tabagismo dove hanno dovuto inventare le sigarette elettroniche, i libri, l’ipnotismo e tanto altro per aiutare chi è dipendente a non più esserlo.

Penso sia anche una questione di percezione soggettiva.

Comprare un grattino al giorno e reinvestire al piccola vincita in altri grattini in attesa del colpo di culo è dipendenza?

Per la maggior parte delle persone è solo un gesto quotidiano come quello di passare dal tabaccaio a inizio giornata per non rimanere senza la quotidiana dose di nicotina, eppure entrambi sono gesti dettati dalla dipendenza.

Prendere atto che i grattini sono stampati in modo che un biglietto vincente sia ogni tot milioni di biglietti perdenti, non è ancora sufficiente per iniziare a liberarsi del gesto compulsivo del grattare la fortuna che non è affatto bendata.

Quando si giocava al totocalcio, si diceva che era un gioco di previsione e non d’azzardo.

Si è poi scoperto che i portieri, a cui sfuggiva la palla in rete o il terzino che lisciava il pallone che poi era quello del gol in zona cesarini, non erano un caso ma un calcolo, allora, è cominciato anche il declino della schedina settimanale.

Chissà che continuare a ricordare che anche i gattini, giocano sporco, possa servire.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti