Noi siamo le barriere

Noi siamo le barriere

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Non solo le scalinate e i gradini

Buon sabato accessibile

Oltre ai gradini, marciapiedi, scalinate, scivoli, le vere barriere, neanche architettoniche, siamo noi, con le nostre abitudini e i nostri comportamenti.

A Mantova, davanti alla rotonda di S. Lorenzo, è stata abbattuta la barriera costituita dalla discesa a gradoni per cui ora dovrebbe essere percorribile da tutti.

Ho usato il condizionale perché sono convinto che più delle reali barriere fisse che continuano ad esistere, ad esempio per accedere alle poste centrali, alla basilica di S. Andrea, ai portici e ai marciapiedi stretti e alti del centro storico, ma anche a quelli della periferia, con le radici degli alberi che fanno traballare anche un sobrio, sono le nostre abitudini a fare da vera barriera e nemmeno architettonica.

Le biciclette appoggiate al muro, riducono lo spazio di passaggio dei marciapiedi, se poi al bordo rialzato del marciapiede stesso ci si appoggia la bici, tenuta in equilibrio dal pedale, invadendo con il manubrio lo stretto passaggio tra muro e bordo, il gioco è fatto.

Per non parlare delle auto con le ruote sui marciapiedi, convinti che l’importante è che gli altri riescano a passare dove per altri si intendono i mezzi e non gli umani.

L’abbattimento delle barriere architettoniche va a rilento per mancanza di voglia e anche di fondi, ma ognuno di noi le ridurrebbe, e di molto, senza costi e spese per la collettività, cambiando solo qualcuna delle nostre invadenti abitudini.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

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