Il rito delle polveri

Il rito delle polveri

Non si fermano al fosso del confine comunale

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Buon martedì decidente

In ottobre c’é il rito delle polveri, uno dei tanti a cui i cittadini assistono, in attesa di decisioni.
Mi riferisco alla data del 15 di Ottobre che limita l’uso di auto vecchie e obsolete onde impedire lo sforamento del tetto di attenzione alle polveri sottili.
La Regione Lombardia, anche quest’anno ha invitato i Comuni ad accordarsi, perché è evidente a tutti che se a Mantova non possono circolare le auto Ero 0 o euro 1 o Euro 2, ma a Cerese, Porto Mantovano, S. Giorgio e Curtatone si, il divieto serve a poco o forse a niente.
Dal 15 scorso e sino a 15 di Aprile le auto di una volta, quando non c’erano limiti alle emissioni, che sono una buona componente della creazione di polveri sottili (PM10) e ultrasottili (PM2.5), secondo la sollecitazione della Regione dovrebbero star nei garage oppure viaggiare solo di notte e all’alba.
Ho usato il condizionale, perché la Regione non impone ma consiglia e come si sa , se esistono i “negazionisti” dell’Olocausto, immaginarsi se non esiste qualche Sindaco o qualche Assessore “negazionista” delle polveri prodotte dai motori a scoppio per cui è facile prevedere il non accordo tra amministratori di credi politici diversi e convinzioni altrettanto divergenti con il risultato che la lotta alla riduzione potrebbe essere vana.
Serve un Ente che decida; è falsa democrazia, relativamente alle polveri, lasciare che i rappresentanti delle singole comunità decidano.
Le polveri non si fermano al fosso del confine comunale.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

Immagine ratta da: http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bcf/RL230/2/l/1105_sup-rl230-1285.jpg

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