“Muoviamo l’educazione”, il nuovo progetto APAM

“Muoviamo l’educazione”, il nuovo progetto APAM

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“Se aumentiamo l’empatia, riduciamo la prepotenza”, Arge sul vandalismo. 

APAM propone per l’anno scolastico 2016/2017 un nuovo progetto di educazione alla mobilità sostenibile rivolto alle scuole per sensibilizzare i giovani sui vantaggi dell’utilizzo del mezzo pubblico ma anche per educarli al rispetto del bene pubblico e degli altri, siano essi gli operatori di servizio o i compagni di viaggio.

I numeri di APAM cada anno:

  • 1300 corse
  • 25 mila persone trasportate
  • 70-80 milioni di euro per riparare agli atti di vandalismo

L’obiettivo di stimolare i ragazzi a cambiare l’approccio rispetto al trasporto pubblico si configura in un più ampio disegno di promozione di tutti i sistemi di mobilità alternativa all’auto privata, riduzione del traffico cittadino, abbassamento dell’inquinamento, miglioramento della qualità della nostra salute. Oltre a questo ad APAM preme consolidare il rispetto degli altri abitanti del bus, ed educare e prevenire i fenomeni di vandalismo e bullismo nell’ambito del trasporto nel periodo scolastico.

Il partner individuato per effettuare il progetto scolastico 2016/2017 “Muoviamo l’educazione” è ARGE, un’associazione di professionisti che opera da molti anni in progetti formativi all’interno delle scuole, con particolare competenza sulle tematiche di bullismo e vandalismo.

Ai nostri microfoni la dirigente dell’Istituto Giulio Romano, Alida Irene Ferrari.

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Classe 1990 e una vita piena di paradossi. Da bambina non parlavo con nessuno, da grande ho preso un po’ di lauree in comunicazione e media, e ne ho fatto il mio mestiere, che adoro. Ho vissuto per qualche anno all’estero: la Svizzera mi ha adottato e la Spagna mi ha abbracciato, ma l’Italia rimane il mio nido. Racconto il mio territorio, conoscendo quello che sta al di là delle dogane. Ma dato che sono cresciuta a sbrisolona e Sailor Moon - Paladina della giustizia, tra le altre, mi occupo anche di mediazione interculturale e libertà civili. Qualcuno a volte, mi definisce Don Chisciotte contro i mulini a vento. L’ironia e la libertà sono gli unici modi che conosco, e sono quelli che voglio comunicare ai microfoni di Radiobase. Il mio motto? Sii te stesso, tutti gli altri sono già occupati.