Pene alternative. Sermide ci prova e fa bene

Pene alternative. Sermide ci prova e fa bene

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Buona domenica alternativa

Il nostro ordinamento giudiziario prevede, da qualche anno, pene alternative come succede da secoli in altre nazioni.

In un periodo in cui sembra più prevalere la volontà forcaiola di “tutti in galera”, leggere che c’è chi riesce a far lavorare condannati a pene alternative è una bella notizia.

A Sermide, il comune, dopo opportuna convenzione, ha progettato il recupero di chiesoline e oratori da parte di volontari e di condannati a pene alternative che, con manualità comprovata, buon senso e voglia di fare, hanno recuperato un patrimonio pubblico che altrimenti sarebbe solo degradato.

Le pene alternative, credo siano molto più efficaci per chi deve scontarle rispetto al carcere che è, senza dubbio, la scuola superiore di criminalità più accreditata, sia per come è concepito sia per le scarse strutture disponibili, per cui, con il doppio vantaggio di efficacia verso colui o coloro che devono scontare e la società civile che si avvantaggia dei loro lavori, mi sembra sia quella della pena alternativa una strada da seguire con attenzione e determinazione maggiori rispetto all’attuale, disffuso disinteresse.

A risentirci domani. Grazie

@robertostortigg