L’acqua non è per sempre. Domani potrebbe essere razionata

L’acqua non è per sempre. Domani potrebbe essere razionata

Condividi

Buona domenica idrica
Da mesi si disquisisce sulla carenza d’acqua nei bacini che ci servono.
Adesso che la siccità tocca Roma il problema dell’acqua e del razionamento probabile, è diventato di interesse nazionale.
Detto qualche giorno fa che bisognerebbe che avessimo colture meno assetate del mais che ancora impera a biolche nelle terre mantovane vediamo cosa può fare ognuno di noi, perché le soluzioni devono partire anche da noi stessi e dal cambiamento delle nostre abitudini.
Con qualche numero si capisce di più: ciascuno di noi consuma circa 245 litri al giorno.
Una doccia costa 50 litri mentre una vasca da bagno piena ne osta 150; il giardino con l’erba all’inglese succhia litri di acqua potabile, la vaschetta dello sciaquone, se vecchia brucia 12 litri ad ogni tiro di catenella, se di nuova generajzione, si ha l’opzione del bottone da 3 litri o di quello da più litri, in funzione dei “bisogni”; i tubi che portano l’oro bianco nelle case perdono il 38% di quello che trasportano.
Come si vede dai numeri, il pubblico può intervenire su questo ultimo punto, migliorando la rete, ma noi possiamo fare molto anche modificando piccoli gesti quotidiani come lavarsi i denti con un filo di acqua che scorre e non con un torrente che esce dal rubinetto, possiamo innaffiare l’orto e irrorare il prato verde raccogliendo acqua piovana e non usando quella potabile, possiamo fare la doccia e non il bagno, posiamo usare la lavatrice non con due stracci ma solo quando è piena, perché dobbiamo metterci in testa che l’acqua non è per sempre.
Cambiare conviene.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti