Furto di identità e targhe clonate

Furto di identità e targhe clonate

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Buon sabato dimostrato

L’onere della prova si sta progressivamente spostando dagli inquirenti all’indagato.

Prendete come esempio quello che é successo al medico del Poma a cui hanno clonato la targa, montandola su un’auto simile alla sua.

Ha perso ore e giorni per dimostrare, Lui, non il Comune che gli ha comminato diverse multe per passaggi con rosso e giallo e cose simili, che l’auto non era la sua, che lui non c’entra niente con le infrazioni, anzi é “il danneggiato” perché hanno contraffatto una targa che é diventata il clone di quella montata sulla sua auto e un clone, si dovrebbe vedere e distinguere.

L’onere della prova, trasferito sull’indagato c’é anche per coloro a cui rubano l’identità.

In una fase in cui basta l’autodichiarazione allegando la copia fotostatica del documento di identità, non c’é cosa più semplice che rubare l’identità di un altro e sottoscrivere contratti, es telefonici, ma anche cose peggiori, più onerose e pericolose.

Credo che se é vero che sono io, il tutore” della mia auto, per cui devo sempre sapere dove si trova e chi l’ha guidata in ogni momento, é anche vero che ho diritto ad essete tutelato con documenti di identità e di riconoscimento, come le targhe auto, che mi garantiscano, come per la carta moneta, non dico la certezza della non clonatura, ma almeno una grossa difficoltà a riprodurla.

Le banconote fotocopiate non valgono, dovrebbe essere così anche per i documenti di identità, o no?

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

Immagine tratta da: http://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2017/07/29/Finanza%20e%20Mercati/ImmaginiWeb/Ritagli/furto-identita-AGF-kg7F–835×437@IlSole24Ore-Web.jpg

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