Commenti non sgomenti

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Ascolto sempre volentieri “Prima Pagina” la rassegna stampa di Radio3, mi ricorda quello che più modestamente e con attenzione alle notizie locali, facevamo noi con l’Edicola di RadioBase.

Questa settimana la conduzione è affidata a Marco Trquinio, Direttore di Avvenire, e devo dire che mi piace il suo stile sobrio, elegante, garbato senza tuttavia nascondere le sue opinioni e dando le sue interpretazioni. Fa da contrappunto a una purtroppo dilagante volgarità urlata, ormai divenuta prassi sui mezzi d’informazione e sui (poco)social media, tanto da non essere neppure più trasgressione, ma omologazione.

Così, per farsi notare, per essere “oltre”, si rincorrono i peggiori turpiloqui e si evocano le peggiori nefandezze che menti disturbate riescano a concepire. Il tutto senza che quel poco di cervello razionale, presente per fattori puramente biologici in ciascuno di noi, abbia capito bene quanto hanno detto o concepito. Si pensi alla promessa di rogo all’avversario politico o a quanto si può quotidianamente ascoltare alla “Zanzara” di Radio24 del Sole24ore, dove non solo il buon gusto e il senso della misura sono lasciati fuori dallo studio, ma c’è una sorta di compiacimento nel diffondere il peggio. Un po’ come fece Hara-Kiri (che si definiva giornale stupido e cattivo), il magazine anni sessanta che si tramutò poi in Charlie Hebdo, ma con ben altro spessore culturale e soprattutto in ben altro contesto storico.

Tornando a Marco Tarquinio, nella puntata di mercoledì primo novembre, ad una ascoltatrice che irrompeva in diretta con un perentorio “sono Maria”, si è astenuto dal rispondere “AVE”. Un vero professionista!

 

[rg]

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