Venerdì nero Il diritto di non seguirlo

Venerdì nero Il diritto di non seguirlo

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Buon venerdì colorato

Oggi, in buona parte del mondo occidentale, influenzato dalle consuetudini USA, dove é nato, si festeggerà, anche con spintoni e feriti, la corsa al prodotto più conveniente, conveniente, non si sa bene per chi, messo in sconto da catene e da semplici negozianti.

Arrivato in Italia in sordina, il Venerdì nero, lo scorso anno ha avuto una discreta diffusione, esploso in questo anno dove addirittura c’é chi ha fatto diventare nero tutto il fine settimana e non solo il venerdì successivo alla festa del ringraziamento americano.

A Mantova, c’é chi, invece di fare lo sconto invocato a gran voce dalla moda, dice no a questa consuetudine, addirittura spendendo una bella cifra per pubblicare a pagamento una pagina sul quotidiano locale.

Sono convinto, che contrariamente alla norma Italiana che impone i periodi di sconti e saldi con tanto di controlli (a proposito, come la mettiamo con i saldi di questi giorni, é uscita una deroga?) sono convinto, dicevo, che ogni imprenditore debba avere il diritto di fare gli sconti quando e come gli pare, non certo telecomandati o strettamente normati. In fondo rischia del suo, quando sconta.

Il no all’iniziativa di oggi, di un gruppo che a Mantova ha ben 5 negozi di abbigliamento e tutti in pieno centro, va anche in questa direzione oltre che in quella di proteggere la propria professionalità, come dice il testo del rifiuto di seguire i colleghi dello sconto odierno.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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