A passo d’uomo

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Buon mercoledì pedestre

Qualche giorno fa, verso le 8 del mattino, scendevo a piedi dal culmine del cavalcavia verso la stazione delle ferrovie lungo la nuova ciclabile e, partendo parallelo ad una auto, ho potuto verificare che sono arrivato all’inizio di Corso Pradella, prima io, a piedi, senza forzare l’andatura e nemmeno correndo ma semplicemente caminando.

Significa che le auto che entrano a Mantova, almeno da quella parte e in quella fascia oraria, vanno più lente di un pedone perché il test l’ho ripetuto per più giorni.

Uno studio a Roma ha dimostrato che da Ponte Milvio a Piazza S. Pietro, i cavalli a fine ‘800, e le auto ora, impiegavano e impiegano lo stesso tempo.

Queste due osservazioni, la mia empirica, ma ripetibile ogni mattina, e quella romana più scientifica, dimostrano che la mobilità con i motori a scoppio, per entrare nelle città, ha solo aumentato gli scarichi in atmosfera non i tempi di percorrenza.

Secondo l’ultimo studio commissionato dalla Amministrazione di Mantova, l’80% del traffico in città non è di attraversamento ma di penetrazione di utenti che poi cercano e hanno bisogno di un parcheggio,

Se si incentivasse e aumentasse la frequenza delle corse dei mezzi pubblici, se si rendessero sicure e completassero le ciclabili, se si ampliassero in periferia i parcheggi scambiatori, sono convinto che più utenti sarebbero invogliati a muoversi non sempre e comunque con l’inseparabile auto.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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