In stazione mancano la biglietteria e il buonsenso

In stazione mancano la biglietteria e il buonsenso

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Buon sabato di buonsenso

Alla stazione ferroviaria di Mantova devono rifare la biglietteria e, i responsabili, non trovano di meglio che dire ai viaggiatori di arrangiarsi a trovare i biglietti tra bar, tabaccherie e giornalai, mantenendo in vigore la sovrattassa per l’acquisto a bordo treno nonostante la causa non dipenda dai viaggiatori.

È dovuto intervenire il Prefetto in persona, che, con un po’ di buonsenso, ha obbligato Trenord ad accettare che si faccia il biglietto a bordo senza rincari, visto, appunto, che la colpa non sarebbe certo dei viaggiatori.

Ne deduco che abbiamo dei dirigenti che oltre a percepire lo stipendio non riescono a fare altro, e hanno bisogno che sia il Prefetto che insegni loro come si gestiscono i servizi nelle emergenze.

È questa l’arroganza di chi pensa che spetta sempre agli altri, in questo caso gli utenti dei treni, a trovare le soluzioni ai problemi che loro dovrebbero gestire e risolvere.

Il caso però non è risolto del tutto perché, la sovrattassa del biglietto a bordo, impossibile da fare per mancanza materiale della cassa, rimane per la freccia argento che parte alle 6 di ogni giorno, dal primo binario, per Roma perché non dipende dal gestore regionale ma da quello statale.

Non credo che si debba aspettare l’intervento del Ministro delle Infrastrutture o il Presidente del Consiglio.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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