Non intasiamo i Pronto Soccorso per una influenza

Non intasiamo i Pronto Soccorso per una influenza

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Buon lunedì sensato

Ogni anno, bambini, adulti e anziani, sono colpiti da quella che in termini, forse non medici, chiamiamo influenza stagionale.

L’unica vera cura è stare a letto, sotto le pezze, bere molta acqua, non uscire di casa al freddo almeno per due tre giorni se non quattro e prendere pochi medicinali, se serve, per abbassare un po’ la temperatura corporea.

Ogni altra azione non serve se non a prolungare i giorni di malessere.

Invece?

Invece tutti al pronto soccorso, intasandolo inutilmente, al 100% (quello pediatrico, al 40% gli altri).

Capire da dove arriva questa ansiogena irrazionalità è difficile, perché chiunque, arrivato all’età della ragione, ha sicuramente avuto più di una esperienza diretta o indiretta, di come si cura l’influenza stagionale.

Forse l’unica spiegazione sta nel fatto che il medico di famiglia non passa più a guardare negli occhi il malato per consigliare quello che, dopo la prima volta, tutti sanno o dovrebbero sapere, eccetto casi, rarissimi, con complicanze.

L’Assessore regionale competente, ha invitato i medici di base a passare, in questo periodo di epidemia acuta, da casa degli influenzati e tranquillizzarli, ma non è detto che risolva, perché la percezione è che il Pronto soccorso sia più sicuro.

Sicuro é che ci saranno inutili code.

Un po’ di sano realismo, e buon senso, sarebbe sempre gradito e di maggior aiuto.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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