Buon martedì fuso
Molti dei 69 Comuni mantovani sono uniti ma non ancora fusi.
Non é una questione terminologica, perché i servizi uniti (Vigili, Uffici Tecnici, Segreteria), sono in molti ad averli in comune (con la c minuscola), ma pochi si sono fusi, nonostante i vantaggi che la legge promette come il “non obbligo del pareggio di bilancio” (già con le unioni questo é concesso), ma le fusioni hanno vantaggi economici ulteriori per almeno 10 anni a venire.
Il Governo centrale ha stanziato 30 milioni, proprio per fare in modo di ridurre il numero dei comuni e conseguentemente il numero dei Consigli Comunali, dei Sindaci, deigli Assessori e dei Consiglieri Comunali, e forse, é proprio per la perdita anche di piccoli poteri é sempre difficile da far digerire e, il campanile, viene eretto a baluardo appena si parla di fusioni.
Ci sono, nella nostra provincia, esempi riusciti (Virgilio con Borgoforte) e altri, come Bigarello con S. Giorgio o Solferino con Castiglione che sono state ciambelle senza il buco.
La fusione più importante, politicamente ed amministrativamente parlando, rimane comunque quella tra Mantova e i 5 comuni adiacenti per confine e poco altro, ma non credo sarà una delle prossime, anche se il tempo concesso scade nel 2019, anno in cui poco più della metà dei Comuni (37) dovrà andare alle urne sia se Uniti o Fusi o separati.
A risentirci, o rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
Immagine tratta da: http://www.ilquotidianodellapa.it/export/photos/7a46c1e0-bfe9-11e4-b7d9-6b86d5422760/_mid.jpg
