Distribuire bene l’arredo urbano

Distribuire bene l’arredo urbano

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Buon lunedì arredato

L’arredo urbano é parte essenziale di come la città si presenta e serve coloro che la percorrono.

I cestini per i rifiuti, ad esempio, messi a caso o troppo vicini tra di loro, non sempre servono.

Sull’angolo tra via Fratelli Bandiera e via Verdi, c’é una bicicletta, perennemente legata alla rastrelliera pubblica, il cui cestino é diventato ricettacolo di rifiuti dei transitanti perché, pur essendo una delle vie più percorse dai pedoni, ha i cestini per la raccolta rifiuti, solo verso il centro, a ridosso della piazza davanti alla facciata di S. Andrea e non dall’altro capo.

Se non ci sono raccoglitori comodi, i pur bravi turisti o transitanti in genere, suppliscono tenendo li loro scarti nello zainetto, altri, inserendola nel cestino più comodo di turno, altri ancora gettando tutto a terra.

La stessa cosa sta succedendo in Corso Pradella, dove, causa cantiere, i jersey di plastica diventano luoghi su cui spegnere le sigarette e l’apertura per riempirli d’acqua, l’orifizio privilegiato dove infilare fazzolettini di carta usati perché mancano, nell’area, cestini di raccolta.

Un amico architetto, sostiene da tempo, che per fare un bel giardino pubblico, bisognerebbe prima seminare il prato, attendere qualche mese e poi seguire le tracce lasciate dagli utilizzatori per definire i percorsi giusti dei vialetti.

Credo, che per avere una città pulita, dovremmo seguire le cartacce per stabilire dove sistemare i raccoglitori.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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