Buon venerdì incartante
I ristoranti, in Italia, buttano via 185.000 tonnellate di cibo non consumato dai clienti, che invece di chiedere contenitori per portarlo a casa, lo lasciano nel piatto o nella bottiglia.
Una associazione di categoria mantovana, sta proponendo ai propri iscritti di dotarsi di un sacchetto con manico e un portabottiglia ben fatto e disegnato, per permettere ai clienti di tornarsene a casa ciò che hanno ordinato, pagato, ma non consumato.
Siccome però, noi Italiani, siamo un po’ snob e ci vergogniamo di fare quello che in altri paesi da decenni fanno, i ristoratori aderenti o che stanno per aderire a questa iniziativa, proporranno loro stessi ai clienti, a fine pasto o al momento del conto, la soluzione dell’incarta e porta a casa.
I contenitori costano poco meno di un euro e, il costo, non sarà a carico dei clienti, promettono i promotori.
Mi sembra una notizia non solo positiva da amplificare, ma soprattutto una consuetudine da praticare anche perché riducono le tonnellate di cibo sprecato e di vino non bevuto.
A risentirci, o a rileggerci alla prossima notizia positiva. Grazie
@robertostorti
