La fragilità di dipendere dall’energia elettrica

La fragilità di dipendere dall’energia elettrica

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Buona domenica ragionevole

Se si tocca con mano quanto dipendiamo dall’energia elettrica, capiamo quanto siamo fragili.

In questi giorni, l’Enel, per motivi suoi, sta cambiando tutti i contatori, togliendo l’energia per effettuare, in sicurezza, questa manovra.

Proprio durante questo periodo, seppur breve, si può sperimentare, e capire, quanto siamo fragili, sia individualmente che come società, avendo affidato tutto, ma proprio tutto, alla energia elettrica.

Sono pochi coloro che, ad esempio, hanno in casa un sistema di riscaldamento che può fare a meno dell’energia elettrica, così come sono pochi coloro che hanno pensato di avere sistemi alternativi per aprire i portoni elettrificati, cosi come pochi sono coloro che saprebbero cosa fare in un ascensore bloccato o con comportarsi con le pompe del garage interrato bloccate durante uno dei fortunali che ormai sono la consuetudine, dalle nostre parti.

Ci affidiamo, senza dubitare della possibilità di rimanere senza energia, ma per un albero caduto, qualche anno fa, più di mezza Italia è rimasta bloccata.

Se succedesse ancora, a parte per qualche breve lasso di tempo in cui le batterie supplirebbero, non potremmo usare l’amato telefonino per avvisare dove siamo, non potremmo nemmeno fare il pieno di benzina perché, la pompa a mano, non c’è più nei distributori “moderni”.

Le linee elettriche sono più fragili dei ponti, tanto per rimanere in tema con gli ultimi avvenimenti.

Non siamo mai stati così convintamente e volutamente fragili.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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