Evoluzione o involuzione, dei negozi e del commercio

Evoluzione o involuzione, dei negozi e del commercio

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Buon sabato evolutivo

I numeri della Camera di Commercio sono impietosi: in 7 anni, dal 2010 al 2017, nel nostro territorio, sono spariti 352 negozi al dettaglio.

Il killer, pare sia, non solo il periodo di crisi che stenta a chiudersi, ma il commercio on-line.

Anche se molti negozi sfruttano questa opportunità data dalla rete, dalle nuove abitudini e dalla moda, sarà sempre più difficile competere, anche in rete, con i giganti che ti fanno arrivare tutto entro 12-24 ore e, magari senza pagare il trasporto, e soprattutto difficile competere con chi, come i produttori, propongono tutti i colori e tutte le taglie di un prodotto, cosa impossibile per un negozio.

Credo che il modello futuro dei negozi, ammesso che non sia già così, sia quello dei bar, dove il possesso delle licenze e dei locali, anche se in affitto, sono appannaggio dei grandi produttori e tostatori di caffé che li cedono, in sub-affitto, a gestori che saranno legati mani e piedi a quella marca e serie di prodotti.

Potrebbe succedere così anche per l’abbigliamento dove, oltre ad avere la ganrzia della facile restituzione, si deve avere la possibilità di toccare con mano e trovare, provandola, la giusta taglia.

Credo, purtroppo, che se non cambia qualche cosa, che non intravvedo nemmeno lontanamente, questo sia il futuro del commercio e anche dei negozi di vicinato, soppiantati dalla grande distribuzione che già inizia le consegne a domicilio in tempi rapidi e certi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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