Da oggi si spara a ciò che vola, corre e salta

Da oggi si spara a ciò che vola, corre e salta

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Buona domenica risvegliante

Da oggi, e con calendari variabili di settimana in settimana, circa le speci cacciabili, si può sparare agli uccelli che volano, alle lepri che saltano, ai cinghiali che corrono.

In Italia la caccia dura più che in ogni nazione dell’Europa e, soprattutto, si caccia con sempre meno limitazioni come ho raccontato qualche giorno fa circa la fine che faranno Fringuelli e Peppole, rei di stare bene in salute, perciò non più in via di estinzione e. pertanto, secondo la maggioranza che ci governa in Regione Lombardia, degni di essere sparati.

Faccio fatica a immaginare che chi spara a un essere vivente, colpendolo con una serie di pallini che fanno una rosa 100 volte più larga del bersaglio, sia uno sportivo, così come faccio fatica a credere che chi caccia, ha diritto di calpestare i campi altrui senza autorizzazione preventiva dei proprietari e di chi li lavora.

Se i cacciatori, le loro associazioni, e le fabbriche di armi, hanno rialzato la testa, è perché sono riusciti a piazzare nei posti in cui si legifera, e amministra, loro uomini e loro donne, a suon di contributi elettorali spesso non sempre palesi.

Prenderne atto, e rammentarlo, soprattutto, alle prossime tornate elettorali, non sarebbe male.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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