Morti quotidiane: non c’é il tasto rewind

Morti quotidiane: non c’é il tasto rewind

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Buon mercoledì attento

E’ un periodo che le prime pagine dei due quotidiani locali sono identiche.

Tra morti in famiglia e morti sul lavoro, la scia nera continua anche oggi.

Non voglio confondere i due fenomeni dovuti a situazioni diverse con in comune l’unico evento a cui non c’é rimedio: la morte che é evento unico e definitivo.

Solo nelle soap opera i personaggi ritornano, nella realtà, la morte non ha ritorno e nemmeno replay e nemmeno il rewind: non si torna indietro come pare vorrebbero fare buona parte di coloro che colpiscono e hanno colpito.

Stessa cosa di non ritorno e di impossibilità a riavvolgere il film, é la morte sul posto di lavoro.

Ieri, ben due persone hanno lasciato la loro vita cadendo o incastrati tra ingranaggi.

Ovviamente non ho soluzioni immediate se non ricordare che la vita é una sola, che non si torna indietro, che la rabbia di un istante non vale le vita di un altro, che le armi sarebbe bene non averne in casa e che la protezione da chi fornisce lavoro e l’attenzione da chi esegue devono venir prima dalla fretta di concludere.

Quattro morti in 15 giorni non sono da sottovalutare.

A risentirci, o a rileggerci alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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