Il mantello di S. Martino oggi si chiama midollo

Il mantello di S. Martino oggi si chiama midollo

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Buona domenica donante

Ieri, a Mantova, una lunga coda di ragazzi dai 18 ai 35 anni era in attesa, in piazza Marconi, di un prelievo per vedere se erano idonei a donare il midollo per un bambino che nemmeno conoscono ma che la potenza dei mezzi di informazione e dei social ha risvegliato.

Qualche tempo fa, sono rimasto sorpreso dall’apprendere che un amico, che aveva urgenza di un trapianto di midollo, avesse solo due donatori compatibili nei database di tutto il mondo.

Si capisce, con queste statistiche, l’importanza della fila di 260 ragazzi che, in un solo giorno hanno superato di gran lunga le tipizzazioni raccolte in due anni dalle associazioni che hanno proposta l’iniziativa.

Andando oltre la retorica sui giovani che non stanno solo nei bar e che si sono mossi per quel bimbo e non per tutti gli altri in attesa di un trapianto, come ho letto da qualche parte, quello che conta di più é che nel giorno in cui si festeggia S. Martino, la cui leggenda dice che ha tagliato il proprio mantello per coprire un mendicante al freddo, é che questi ragazzi, in fila,, hanno capito che il loro mantello é il midollo da condividere con chi, meno fortunato, ne ha, o avrà bisogno.

A risentirci, a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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