La sbronza non é un valore

La sbronza non é un valore

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Buon lunedì sobrio

Puntuale come le bollette di luce, gas o telefono, dopo ogni fine settimana arriva la notizia di uno o due minorenni finiti al pronto soccorso, in coma etilico o quasi.

Il rischio é che la notizia non faccia più notizia, mentre la gravità rimane e cresce.

Sino all’età di circa 20-21 anni, il nostro fegato non produce l’enzima che “elabora” l’alcool, per cui, per un minorenne, raggiungere il coma etilico é più facile, e infatti succede sin troppo spesso.

Non é solo la natura che incide, incide la famiglia che non controlla o che addirittura propone esempi negativi, con genitori che sballano ogni fine settimana, documentandolo suo social, commercianti avidi che vendono porcheria che non potrebbero vendere, menefreghismo di noi passanti che facciamo finta di non vedere, invece di intervenire o far intervenire.

Si dirà che a volte intervenire può essere rischioso, ma telefonare al 118 per segnalare, non si rischia nulla.

Mettere telecamere nelle zone più buie del centro, come in via di sottoriva e nelle viuzze perpendicolari a via XX settembre, a Mantova, non é stato sufficiente; servono mille occhi e mille cervelli e una cultura che tolga valore allo sballo di fine settimana.

Il resto é solo poesia.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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