Come carpe controcorrente

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5 maggio: festa dei bambini in Giappone

Almanaccando

Se il 5 maggio nelle nostre zone è associato a un scolastico manzoniano “Ei fu”, sintesi estrema di tutto ciò che è passato, dalla parte opposta del mondo, in Giappone, il 5 maggio è un giorno associato a tutto quello che deve ancora venire. Per i giapponesi il quinto giorno del quinto mese è, infatti, una gioiosa festa nazionale dedicata ai bambini.
Originariamente era una festa dedicata solo ai bambini maschi, mentre alle bambine era riservato il 3 di marzo. Oggi però tutto è stato unificato. In occasione di questa festa i genitori compiono una serie di tradizionali ritualità come gesti di buon auspicio per il successo dei propri figli. Tra i gesti simbolici più significativi sono da ricordare l’esposizione, all’interno delle case, di decorazioni di fiori di Iris e la preparazione e consumazione di dolci tradizionali di riso avvolti in foglie di quercia.
L’avvenimento che però connota in maniera determinante questa giornata è la sistemazione, nei giardini o nei balconi o nei tetti, di lunghi pennoni ornamentali con appesi degli aquiloni, in stoffa o carta, raffiguranti delle carpe che, sventolando all’aria, paiono nuotare controcorrente.
Questi aquiloni, denominati “koinobori”, rappresentano il padre (la carpa nera), la madre (la carpa rossa o rosa) e i figli (le carpe blu o di altri colori). Le carpe in Giappone sono considerante come un simbolo di perseveranza, sforzo coraggioso e resistenza. Questi pesci nuotano infatti controcorrente, risalendo e saltando lungo cascatelle d’acqua, al fine di raggiungere le zone di deposizione delle uova. Per questo motivo la carpa è considerata il più virtuoso di tutti i pesci, un simbolo di decisione e coraggio.
Secondo una leggenda cinese le carpe sono addirittura capaci di arrampicarsi e di risalire altissime cascate trasformandosi in draghi enormi e possenti: rappresentano perciò tenacia, forza, coraggio, perseveranza e futura riuscita dei propri progetti, esattamente tutto ciò che si augura a tutti i bambini.
[rudy favaro]

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