Oh Bona Ventura!

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La memoria di San Bonaventura

Almanaccando

Questa settimana voglio ricordare un Santo del calendario liturgico cattolico. Domani, 15 luglio, si celebra la memoria di San Bonaventura, che è famoso soprattutto per essere stato il biografo ufficiale di San Francesco. Dobbiamo a lui la diffusione della conoscenza del Santo di Assisi e, forse, senza di lui oggi non avremmo un Papa a nome Francesco.
Bonaventura in realtà si chiamava Giovanni Fidanza e nacque a Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel 1218.
Quand’era bambino si ammalò e fu proprio San Francesco a guarirlo, il quale avrebbe esclamato: «Oh bona ventura!». Gli rimase così questo nome e, pare, egli fu davvero una “buona ventura” per la Chiesa.
Studiò a Parigi e, durante il suo soggiorno in Francia, entrò nell’Ordine dei Frati Minori. Insegnò teologia all’università di Parigi e formò intorno a sé una famosa e stimata scuola. Qualche anno dopo venne eletto generale dell’Ordine francescano, carica che mantenne con impegno per diciassette anni al punto da essere definito secondo fondatore dell’Ordine.
Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico. Ma la sua opera più importante fu la cosiddetta «Legenda maior», un libro che narra le storie della vita di San Francesco. E’ attraverso questo libro che molte delle storie e delle vicende del Santo poverello vennero raccontate e trasmesse negli anni e nei secoli. Anche lo stesso Giotto si basò su questi racconti per dipingere il celebre ciclo di affreschi con le “”Storie di San Francesco”” che decorano la basilica superiore di Assisi.
Bonaventura fu nominato prima vescovo e poi anche cardinale. Partecipò al II Concilio di Lione che, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e Chiesa greca. E fu proprio durante quel Concilio a Lione che morì. Era un 15 luglio.
[rudy favaro]

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