16 gennaio

16 gennaio

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Abbandonare la donna sposata da neanche un’ora. Succede, non fa nemmeno gran notizia. A meno che non avvenga nel gennaio del 1860 e uno dei protagonisti si chiami Giuseppe Garibaldi. Dopo la morte dell’adorata Anita la vita sentimentale dell’eroe dei due mondi fu ancora molto movimentata. Garibaldi infatti si sposò altre due volte: la seconda moglie fu la comasca Contessina Giuseppina Raimondi e, di fatto, questo matrimonio durò solo un giorno. Anzi, molto di meno. Era il 16 gennaio 1860, da pochi mesi si era conclusa la spedizione dei Mille. All’epoca il nizzardo aveva 52 anni e la contessina appena 19. Si frequentavano da un anno. Il rito fu celebrato a Fino Mornasco ma, appena finito, successe qualcosa di inaspettato. Qualcuno si avvicinò a Garibaldi e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, o gli passò un bigliettino. Fatto sta che Garibaldi strattonò in malo modo la novella sposa e immediatamente la ripudiò. Montò a cavallo e il matrimonio appena celebrato si concluse nel giro di pochi istanti. Il gossip del tempo sostiene che la ragazza fosse già incinta di un altro uomo, un’altra camicia rossa. I meno maliziosi riferiscono di un complotto ordito da Cavour per far ritornare immediatamente Garibaldi nei campi di battaglia. Chi ne uscì con il nome infangato fu la povera contessina Raimondi la cui figura, a distanza di due secoli, viene riabilitata come una donna forte che ha saputo tenere testa all’eroe dei due mondi e che, quando venne ripudiata, fece la seguente affermazione: “”credevo d’essermi affidata a un eroe ma non siete che un soldato brutale””.
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