12 marzo

12 marzo

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Il 12 marzo del 1977 per l’Italia è un giorno di grande tensione. Il paese, forse, è addirittura un po’ diverso rispetto al giorno prima. A Roma sfila un imponente corteo di sinistra, seguito a vista da colonne di militari con le armi spianate pronte a far fuoco. Tutti i ponti della città sono bloccati dalla polizia in assetto da guerra. Attorno a molti atenei di tutta la penisola si manifesta. Si respira un’aria tesa. Il giorno prima a Bologna era successo un casino. C’era scappato pure il morto: Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua, ucciso da un proiettile sparatogli da un carabiniere. Il corteo di Roma sfocia in scontri e in episodi di guerriglia urbana, soprattutto contro la sede della DC, considerata politicamente responsabile della situazione che si era venuta a creare. Poi alle 11 di sera la polizia bussa con forza alla porta di una soffitta in via Pratello 41 nel centro di Bologna. È la sede di Radio Alice che sta trasmettendo in diretta. La polizia cerca di entrare, ha le pistole puntate al di là della porta, alcuni redattori scappano sui tetti, chi è al microfono fa un appello al Collettivo Giuridico di Difesa per avere un aiuto. Non finirà bene: tutti i redattori arrestati, le apparecchiature distrutte. La liberalizzazione dell’etere decisa dalla Corte Costituzionale nel 1976 aveva dato il via alla nascita di nuove emittenti private che trasmettevano con mezzi all’inizio improvvisati. A Bologna un collettivo di studenti universitari e di amici inventa Radio Alice utilizzando un trasmettitore militare che, vuole la leggenda, proveniva da un carro armato americano. La voce dell’antimilitarismo passava attraverso un cimelio bellico, cosa curiosa per una radio che voleva reinventare la comunicazione e ironizzare sul potere. Totalmente autofinanziata la radio diffondeva programmi di yoga, live musicali notturni, microfoni aperti con gli ascoltatori, controinformazione. Non piaceva a tutti, certo, era connotata, parziale ma inventò alcuni modi di fare radio che, come tutti i miti, continuano a essere attuali. Un po’ come Radiobase. Un mese di dopo quei fatti Radio Alice ritornò a trasmettere.
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