Ponte in chiatte di Torre d’Oglio

Ponte in chiatte di Torre d’Oglio

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Rischio chiusura di notte e nei festivi

Pareri distorti (OnAir alle 9 e 19.30)

Buon lunedì custodito
Molti, oggi, Lunedì dell’Angelo, passeranno in auto o in moto, meglio se in bici o a piedi, su uno degli ultimi ponti in chiatte esistenti.
Quello di Torre d’Oglio, infatti, ristrutturato tra le polemiche nel 2002, è un esempio rimasto, quasi integro, per permettere l’attraversamento del fiume proprio quasi a ridosso della sua confluenza nel Po.
La Provincia, che ne cura la manutenzione, una volta con pontieri dipendenti, ora attraverso una cooperativa, ha deciso che, data la sua situazione economica, ridurrà ore e giorni di apertura portando la spesa dagli attuali 120.000 euro all’anno, a 30 mila euro.
Significa che il ponte rimarrà aperto un quarto del tempo attuale: niente festivi e nemmeno notturni, dicendolo a spanne.
Per evitare tutto ciò, alla Provincia, è stato proposto dai comuni di Marcaria, Dosolo e Pomponesco le cui amministrazioni nemmeno si assomigliano, politicamente, di affidare ad un consorzio che si occupa di persone disabili e svantaggiate, la custodia del ponte quando i pontieri ufficiali non lo fanno, chiedendo, in cambio, di poter aprire un chiosco ristorante proprio nei pressi del ponte attraversato e visitato non solo da chi vuole risparmiare strada ma anche da chi passa e ripassa per godere della bellezza naturale del luogo.
La palla ora passa alla Provincia e, speriamo, non calci il pallone in tribuna.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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