28 aprile

28 aprile

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

È il 28 aprile del 1253 quando per per la prima volta il monaco buddista Nichiren Daishonin recita la formula Nam Myoho Renge Kyo, il mantra per eccellenza, la cui traduzione è “”Dedico la mia vita alla Legge Mistica del Sutra del Loto””. Per chi ci crede, la recitazione quotidiana e prolungata per un’ora o più di questa frase permette di illuminarsi, ovvero di diventare un buddha, avere una visione chiara della vita ed essere più felici. Il mantra è un insieme tra parola e azione, una formula che mentre la diciamo agisce su di noi, e la sua ripetizione par abbia l’effetto i distoglierci dal cosiddetto samsara, o perlomeno dal chiacchiericcio incessante di pensieri che avvolgono la nostra mente (devo fare questo, devo fare quello, perché mi ha detto questo e perché non gli ho risposto quello). I più moderni dicono che il mantra si può recitare in qualunque momento e luogo, su skype con l’amico o l’amica, facendo la coda in automobile, sotto la doccia, davanti al mare, in autobus e camminando per la città. Per far le cose a modino ci vorrebbe anche un guru, un maestro che ci assegni il mantra che fa per noi, su misura, ma nell’epoca del self help ognuno è un po’ guru di se stesso.
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