L’inutile ufficio del lavoro

L’inutile ufficio del lavoro

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Su 2000 licenziati solo 1% aiutato a ricollocarsi

Pareri distorti (OnAir 9.00 e 19.30)

Buon venerdì lavorante
Una ricerca condotta dall’università di Mantova, nel corso di laurea in Edicazione professionale, ha messo in evidenza che nel territorio della cosiddetta Grande Mantova (capoluogo più i comuni confinanti limitrofi) i licenziamenti hanno portato circa 550 famiglie sull’orlo dell’indigenza.
In due anni oltre 2000 persone hanno perso il lavoro e in genere lo ritrovano più gli uomini che le donne.
Solo l’1% di chi ha ritrovato un posto di lavoro (e sono più della metà (57%) dei licenziati) ha dichiarato di avere impiegato più di 300 giorni, quasi un anno, e di aver fatto tutto da soli, non aiutati da nessun ufficio del lavoro che proprio a questo dovrebbe essere preposto.
Per la precisione é l’1% che dichiara di essere stato seguito e aiutato nel percorso di ricerca.
Oltre al dato della povertà in crescita, è quello della inutilità e conseguente inutile costo di uffici del lavoro che lo sono solo sulla carta a cui nessuno si rivolge per sfiducia e obsolescenza dei metodi usati.
Ma cosa li teniamo aperti a fare questi uffici? Qualunque impresa che raggiunge appenna l’1% dei suoi obiettivi sarebbe con i libri in tribunale da tempo. Fallita.
A risentirci domani. Grazie
@robertostorti

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