29 maggio

29 maggio

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Alle 11:30 del 29 maggio 1953 il signor Edmund Hillary, neozelandese, arriva sulla cima dell’Everest. Subito dopo arriva anche il signor Tenzing Norgay, nepalese. I due rimangono sulla vetta un quarto d’ora. Hillary depone nella neve una croce, 4 bandiere (Nazioni Unite, Gran Bretagna, Nepal e India), e una gattina di pezza che gli ha dato il colonnello Hunt, capo spedizione. Tenzing lascia una matita blu e rossa della figlia Nima, un pacchetto di caramelle, biscotti e cioccolato per gli dei che abitano il tetto del mondo e che non si dovrebbero andare troppo a disturbare. Da allora, sull’Everest, nelle settimane finali di maggio, salgono migliaia di persone, non solo alpinisti. È una sfida, un mito, un bussines. A un medico statunitense salito negli ultimi anni è stato chiesto chi glielo ha fatto fare, di spendere centomila dollari e di andare a rischiare la vita. Lui ha risposto che così avrà qualcosa da dire quando sarà invitato a un cocktail party.
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