30 maggio

30 maggio

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Una storia, una curiosità, un avvenimento da ricordare

Almanaccando

Il 30 maggio del 1989 in Piazza Tienanmen, a Pechino, c’è maretta. Ci sono studenti, operai ed intellettuali che chiedono una svolta democratica. La repressione sarà durissima. Al mattino i manifestanti fanno entrare in piazza una statua di cartapesta e la mettono proprio di fianco ad una gigantografia di Mao Tse Tung. Si chiama “Dea della libertà”, è alta dieci metri e l’hanno costruita alcuni artisti dissidenti ispirandosi un po’ alla statua di New York e un po’ al realismo sovietico. Per qualche giorno i governanti sono indecisi se rimuoverla o se lasciare un contentino ai manifestanti. Alla fine resisterà fino al 4 giugno, quando la situazione degenera. Dopo poche ore dalla distruzione della statua i militari circondano la piazza. Un ragazzo con una camicia bianca e uno zainetto in mano esce dalla folla e si mette di fronte ad una colonna di carri armati, bloccandone la marcia. È una delle fotografie più importanti del Novecento. Della sorte di quell’anonimo ragazzo non si sa nulla. E nemmeno di quella dello sconosciuto carrista che tirò il freno.
[rf]

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