“Saturday Night Fever ” o.s.t. (1977)

“Saturday Night Fever ” o.s.t. (1977)

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Scelto da Marco Zavanella, il Tony Manero della bassa

Ascolta il Disco Base della settimana

1. SATURDAY NIGHT FEVER "BEE GEES Stayin' Alive"
2. SATURDAY NIGHT FEVER "TAVARES More Than A Woman"
3. SATURDAY NIGHT FEVER "BEE GEES How Deep Is Your Love"
4. SATURDAY NIGHT FEVER "TRAMPS Disco Inferno"
5. SATURDAY NIGHT FEVER "BEE GEES Night Fever"

discobase-fb-logoDicembre 1977: viene lanciato un Album in America colonna sonora dell’omonimo film, nessuno sa che quell’Album diventerà una pietra miliare della musica. Dopo appena una settimana è al primo posto di tutte le classifiche americane. Ci rimarrà un bel pezzo, in quanto venderà 45 milioni di copie in tutto il mondo e resterà tra i primi 5 Album più venduti di tutti i tempi. Semplicemente un fenomeno straordinario con pochissimi precedenti, sicuramente significativo di una musica non particolarmente impegnata, ma quando ci si trova al cospetto di eventi che modificano oltre che il percorso della storia della musica nella sua evoluzione, anche il cinema, il ballo, la moda e trasmette, finalmente, un messaggio positivo ai giovani, beh “chapeau”, “chapeau” e ancora “chapeau” .
Stili di musica diversi si susseguono durante l’Opera, eppure tutti con il comune denominatore di far ballare la gente: bassi, chitarre, fiati e batterie che mescolati tra loro in modo diverso e sorretti da arrangiamenti di tipo orchestrale davano la riuscitissima risultante di una ricerca di nuovi “sapori” seppur fatti con “gli stessi ingredienti”. Ritmi incessanti ma con “aperture musicali ” impreviste, mai scontate e repentini cambi di passo permettavano di “fluttuare” in pista ai più arditi, regalando emozioni oltre che sonore anche visive. Questi brani ognuno dei quali, singolarmente, ha riscosso un successo fuori di una normale portata, quando si inanellano uno dentro l’altro in una sequenza che ha del “miracolo musicale”, scoppiano con “deflagrazione totale e permanente”, l’Album ha infatti raggiunto ogni posto della terra e ci è rimasto scolpito. Questo evento straordinario chiamato “saturday night fever” ha visto il ritorno di Artisti affermati con anni alle spalle di concerti e sale di incisione e tanta voglia di “tornare in sella”, con tale esperienza e competenza è stato facile indivuare e anticipare i gusti musicali dei giovanissimi e non ed indicare un nuovo percorso, sulla cui traccia in tantissimi musicistii hanno poi lavorato. I Bee Gees, mattatori e protagonisti dell’Album ripescano la loro “you should be dancing” fatta l’anno precedente quando avevano cominciato ad accarezzare “la disco”. Il pezzo dopo il successo a carattere mondiale del 1976, gode il suo secondo momento di gloria, arrivando anche a quei pochissimi che ancora non l’avevano ascoltato: li spiazza con questo ritmo dance cadenzato e così nuovo ed il falsetto di Barry Gibb che ispirò le corde vocali della musica leggera e non del pianeta. Poi una sequenza micidiale: “Stayin’ Alive”: chitarra, voci e fiati combinati in modo tale che la piazzano nell’autorevole rivista “rolling stone”nei primi 200 posti nelle più belle canzoni di sempre .
“How Deep Is Your Love”, armonica, dolcissima e rivisitata da Artisti di fama mondiale .La pregevolissima coralità vocale ed un indovinatissimo arrangiamento ne fanno una delle prime 400 canzoni più belle di ogni tempo, la rivista “rolling stone” non ignora neanche questa. “Night Fever” piacevolissimo brano che invita al ballo ma quello di coppia, quasi orchestrale, morbido e fluido, resta per 8 settimane al primo posto nella “birboard hot 100” autorevolissima classifica americana e resta nei primi 35 posti nella classifica “bilborad hot 100 all time” per l’appunto di tutti i tempi, “More Than a Woman” sulla stessa scia: brano melodico/disco ben orchestrato e ballabile in coppia, quella coppia che ora poteva ballare insieme pur nel contesto di una discoteca ed esprimersi con eleganza. Cantata anche dai Tavares, anche loro veterani di qualità tornati per far sentire la propria carica: il pezzo cantato da loro “diventa loro”: acquisisce un ritmo sudamericano e non permette di stare fermi. E ancora : “disco infermo” e quindi ancora altri veterani, i Trammps. Il disco era dell’anno prima, ma avevano anticipato un pò troppo i tempi, infatti fu un modesto successo. Ma con il ns. “saturday” il mercato era pronto e stavolta “disco inferno” fece impazzire letteralmente il pianeta diventadto il loro maggiore successo di tutti i tempi:il ritmo incessante,la voce grintosa, cori e fiati caricati a dovere permettavano di tutto in pista. E quante cover ne sono seguite, innumerevoli, di un pezzo che ha fatto storia. Ma la sequenza micidiale non finisce qui: “Fifth of Beethoven” musica classica in discoteca, mai nessunoci aveva provato, ottima la proposta,orchestrata a dovere, alle esigenze di una disco raffinata. Poi abbiamo la bellissima “If I Can’t Have You “cantata sia dai Bee Gees che dalla voce straordinaria di Ivonne Ellimann, ascoltarla è un piacere, originale e speciale per l’epoca.

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Oltre a vicepresiedere come si conviene a un vicepresidente, ci guarda dall'alto dei suoi 192 cm. La foto non tragga in inganno.