Il metodo Maroni

Il metodo Maroni

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Distribuire i richiedenti asilo sul territorio

Buon giovedì distribuito

Vorrei riesumare alcuni ricordi per non farli cadere nell’oblio della ragione.

Quando l’attuale Presidente della Regione Lombardia, Maroni, era Ministro dell’Interno e si è trovato una marea di richiedenti asilo o immigrati o clandestini, sbarcare sulle nostre coste, ha inaugurato quello che poi, i Ministri suoi successori, hanno continuato ad attuare, e che chiamo, per stringatezza, “metodo Maroni”.

In cosa consiste?

Consiste nel mettere su un pullman chi é appena sbarcato e spedirlo nei Comuni sparsi per l’Italia per alleggerire la pressione su Lampedusa e altri luoghi di sbarco.

Quando, all’improvviso, sono giunti a Mantova, ospitati allora nell’albergo ABC, quello di fronte alla stazione di P.zza Don Leoni, ai Leghisti nostrani sono cadute tutte le certezze che mai e poi mai un Ministro leghista avrebbe inviato immigrati o richiedenti asilo o clandestini dove proprio la Lega, in quel momento, amministrava dopo sessantacinque anni di sinistra o centrosinistra.

Maroni, invece, quella volta, non ha guardato in faccia a nessuno, non ha comunicato niente a nessuno se non all’ultimo momento, mettendo nelle peste Prefetto, Asl, Comune, Caritas ecc.

Adesso che il Prefetto, o meglio la Prefetta (se si dice così), ha cercato di pianificare i presunti, probabili arrivi, distribuendoli su tutti i Comuni della Provincia, meno due, la Lega, la stessa di Maroni, insorge o con i soliti mantra di chi dovrebbe ospitarli, o accusando la rappresentante del Governo di incapacità e addirittura di Incostituzionalità della distribuzione coatta a quei Comuni dove i Sindaci hanno fatto del rifiuto il loro cavallo di battaglia elettorale.

Il metodo Maroni, di spedire senza avviso, l’ha inventato un leghista. O Maroni non lo è più?

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti