Le amate sponde

Le amate sponde

Condividi

La solitudine della ex Sindaca Brioni

Buon martedì solitario

Ieri abbiamo appreso dalla stampa locale che, secondo un pentito, la Sindaca Brioni è stata minacciata perché ha impedito che le sponde dei laghi fossero cementificate dalla società in cui c’entrava e c’entra Antonio Muto, uno degli inquisiti sotto processo in corso in questi giorni su ‘ndrangheta e corruzione.

Oggi la Gazzetta di Mantova dice che la Signora Brioni, ieri, non ha rilasciato dichiarazioni.

Non mi meraviglia; è stata lasciata sola quando faceva la battaglia, continua a rimanere sola anche ora che si inizia a riconoscerLe che non vaneggiava.

All’unico dibattito televisivo a cui ho partecipato, in vista delle primarie che poi hanno visto l’attuale Sindaco prevalere, i giornalisti presenti, ferratissimi sulle opere di Rea, Usvardi, Bertazzoni Burchiellaro, predecessori della Brioni, quando ho ricordato loro che proprio la Brioni ci aveva salvato le sponde dei laghi, sono caduti dal pero.

Ho dovuto ripetere il semplice concetto, due volte perché focalizzassero il problema della Lagocastello, l’immobiliare che non ha potuto costruire le villette vista lago e vista skyline di Mantova per il no deciso proprio dalla Brioni.

Credo che, se anche l’unico atto degno di nota del mandato amministrativo della Brioni, (ma non è l’unico), sia stato quello del salvataggio delle sponde dei laghi e del lago inferiore in particolare, ce n’é abbastanza per doverla ringraziare e non solo quando si scopre che le minacce e le pallottole non erano n’é una invenzione, né un escamotage politico-elettorale, né, tanto meno, uno scherzo di carnevale.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti