Volare dai domiciliari

Volare dai domiciliari

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Ex vice di Maroni vorrebbe il parapendio

Buona domenica volante

L’ex Vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, agli arresti domiciliari con l’accusa di aver pilotato appalti nella sanità lombarda, quelli prima dell’ultimo scandalo dentiere che va ascritto ad altro soggetto, ha chiesto di essere lasciato uscire da casa, per poter volare.

Premesso, come sempre, che una persona è colpevole solo dopo che un tribunale lo ha detto, in questo caso stiamo parlando di una misura cautelare, nemmeno durissima, perché casa propria non può certo essere confrontata con un carcere, al fine di evitare che possano essere inquinate le prove.

Mantovani, potente uomo politico che, in comizi elettorali dei quali c’é traccia filmata, non disdegnava di indicarsi come colui che avrebbe potuto risolvere lo stato di disoccupazione dei presenti in sala, ha trascorso 40 giorni a S. Vittore e ora a casa, ai domiciliari, in attesa del processo.

Il suo avvocato, ha tentato la strada della “necessità di volare libero”, con tanto di certificazione di uno psicoterapeuta per ottenere che il proprio assistito possa essere scarcerato.

Ognuno fa il mestiere per il quale viene pagato, avvocato, psicoterapeuta e anche il giudice, ma mi pare che la richiesta della necessità di volare in parapendio, sia un po’ campata per aria, elemento, l’aria, che si addice alla questione.

Non so se Mantovani abbia già praticato questa disciplina, se no, immagino non si possa volare appena messo il naso fuori casa.

Il giudice, per ora ha comunque detto no al volo libero.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

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