L&D – La fiocaggine dell’arboriano

L&D – La fiocaggine dell’arboriano

Ogni giorno una parola da salvare e una da imparare

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Buongiorno e bentrovati.
La parola da ricordare di oggi è “fiocaggine”. Fioco è quel suono sommesso, soffocato, perlopiù riferito alla voce. Il lemma venne coniato nel lontano Milleduecento sovrapponendo il termine “roco” a “fiacco”, ottenendo “fioco”, che in seguito fu utilizzato non solo per descrivere quelle voci e quei suoni fievoli, ma anche per le luci deboli e basse, come il fioco chiarore di una candela. Tornando però alla parola da ricordare di oggi, la fiocaggine altro non è che l’abassamento di voce, quel fenomeno di attenuazione del volume del nostro parlare che di solito risulta sgradevole. Attenti ai colpi d’aria quindi, ché la primavera può ingannare e la fiocaggine è in agguato.
La nuova parola da imparare di oggi è invece “arboriano”, un aggettivo che fa riferimento allo stile di Renzo Arbore. E’ innegabile che questo cantante, attore e showman pugliese abbia segnato profondamente la scena italiana degli ultimi cinquant’anni, tant’è che proprio lo scorso fine settimana s’è chiusa al Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO) una grande mostra documentaria a lui dedicata. Lo stile arboriano rimanda a tutto ciò che è innovativo e fuori dagli schemi, creativo, ironico e divertente. Arboriani sono quei personaggi un po’ grotteschi, simili a quelli proposti dall’artista. Si definisce arboriana, infine, quella comicità leggera e scanzonata che, anche nei doppi sensi, non cede agli eccessi e alle volgarità.
A domani, con nuovi lemmi!

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Ogni giorno una parola da salvare e una da imparare. In onda tutti i giorni alle 8.15 e alle 19.15