Multa europea per l’aria

Multa europea per l’aria

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Mancano piani seri per caldaie e auto

Buona domenica areata

Nonostante questo mese sia stato molto ventoso, il lago spesso è apparso increspato come un piccolo mare, i problemi delle polveri sottili (PM10 e Pm2,5) e del Biossido di Azoto (No2) permangono gravi sia per gli umani che per le tasche degli umani.

Karmenu Vella, il Commissario europeo all’ambiente, mare e pesca, ha annunciato che l’Italia sarà multata per il superamento quotidiano e annuale (quotidiano e annuale) dei livelli di questi due inquinanti e, quando si tratta di multe europee, state certi che vengono pagate, perché trattenute alla fonte dei contributi che non arriveranno al nostro paese.

Beffati nel portafoglio e nella salute e in più senza nessun piano in vista che ci faccia pensare ad una soluzione per la prossima stagione in cui le caldaie si riaccenderanno e gli scappamenti delle auto spareranno fumo nelle code semaforiche e i pneumatici si sfarineranno sull’asfalto.

Ho citato queste due fonti, perché proprio da noi, c’é la sintesi macroscopicamente evidente che il maggior inquinamento non sono solo le aziende industriali che da noi sono da qualche anno spente (Burgo e Ies), ma proprio le vecchie caldaie casalinghe, e le ruote e il motore delle nostre auto.

I tavoli di emergenza, lo scorso anno, non hanno prodotto niente.

Riusciremo a produrre qualcosa di buono oltre a fumi, micropolveri e biossido di azoto?

Intanto paghiamo la multa, tutti, sia chi va a piedi, chi usa il teleriscaldamento e chi ha cambiato la caldaia per senso civico.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

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