Cemento depotenziato e vino annacquato

Cemento depotenziato e vino annacquato

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Le parole pronunciate, spesso dicono più di quanto chi le pronuncia vorrebbe dire.

Stare attenti alle parole è un esercizio che aiuta a capire le persone e le intenzioni, molto più di quanto si pensi.

Proprio da questo esercizio, voglio partire per capire il significato esatto di cemento depotenziato, di cui si parla a proposito della ricostruzione post terremoto di cui oggi ricorre, alle 9 e alle 13, il quarto anniversario delle seconda giornata di scosse nel nostro territorio.

Gli inquirenti cercavano droga e hanno trovato cubetti di cemento, quei cubetti che servono per fare test al fine di autorizzare l’abitabilità e agibilità delle costruzioni fatte con il cemento simile a quello dei cubetti.

Una volta, il cemento era in polvere e la quantità di sabbia e acqua per la preparazione, veniva controllata dal capomastro, responsabile di cantiere.

Oggi, il cemento arriva già pronto all’uso in bettoniere che lo tengono in movimento dal centro di miscelazione al cantiere.

Chi ci dice che è miscelato giusto e bene?

Ce lo dovrebbe dire l cubetto prelevato all’atto dello scarico e portato al laboratorio di analisi, ma se si scambiano i cubetti, il responso non è certo.

Pare siano stati scambiati i cubettti da testare nella ricostruzione di alcune zone dell’Emilia e forse del basso Mantovano; hanno usato cemento depotenziato che è esattamente come il vino annacquato, solo che il depotenziato distrugge le vite, l’annacquato, al massimo, allontana qualche sbronza.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti