Stazioni ferroviarie abbandonate. Lasciate così sono solo un costo

Stazioni ferroviarie abbandonate. Lasciate così sono solo un costo

Condividi

Buon lunedì custodito

Non tanto tempo fa, ogni paese che aveva la fortuna di essere attraversato, o lambito dai binari ferroviari, aveva una stazione per la fermata dei convogli.

Adesso, le ferrovie e i treni passano o lambiscono gli abitati, impiegano più o meno lo stesso tempo di 50 anni fa, nonostante non si fermino più in molte “stazioncine” che sono state chiuse e abbandonate.

La Gazzetta di Mantova sta facendo un bel servizio giornalistico visitando non tanto le stazione “impresenziate” che sono quelle senza personale, ma quelle abbandonate e si scopre, cosa ovvia, che non sono una risorsa ma una spesa e soprattutto che sono luogo degradato, degradante e al centro di spacci vari.

Gli immobili abbandonati dalle ferrovie sono, per i Comuni, dei seri problemi perché non sono di loro proprietà, perché non possono intervenire per renderli ancora utilizzabili, perché, appunto, sono un centro di degrado estetico e sociale e dunque una spesa quando potrebbero essere una risorsa. Basterebbe che le ferrovie, invece di tenerle “vive” negli inventari ma “morte” nella realtà, le dismettessero cedendole gratuitamente ai Comuni sul cui territorio sono costruite.

Potrebbero diventare asili, biblioteche, centri di aggregazione sociale, sedi per associazioni; insomma ritornerebbero a vivere e non continuare lentamente a morire, e far morire.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

 

 

Condividi