Giornata della Memoria, tutti gli speciali a Mantova per non dimenticare

Giornata della Memoria, tutti gli speciali a Mantova per non dimenticare

Condividi

E’ venerdì 27 gennaio che ricorre la giornata mondiale per la commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché fu la data in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Così è definito nella nostra legislazione: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

Mantova non celebra soltanto il 27 gennaio, ma si prepara alla “Settimana della Memoria”, con appuntamenti ed eventi speciali. Di seguito, l’elenco (in aggiornamento):

  • Giovedì 26 gennaio, dalle 8.45 alle 12.45: gli allievi di quattro Cori mantovani (Coro Liceo Musicale Isabella d’Este; Coro corsi pre-accademici del Conservatorio; Coro giovanile Giovani in gamma; Coro di voci bianche della città di Mantova) si esibiranno presso il binario 1 della Stazione ferroviaria, dal quale la mattina del 5 aprile 1944 partì il convoglio 09 che avrebbe condotto ad Auschwitz 42 ebrei mantovani e non; poi presso la Chiesa di Santa Maria della Vittoria; a seguire nella sinagoga Norsa Torrazzo di via G. Govi; e nella Rotonda di San Lorenzo che sorge ai margini dell’area dell’antico ghetto ebraico di Mantova istituito nel 1610, e alle spalle della quale si apre Piazza Concordia, così ribattezzata dopo l’annessione di Mantova al Regno d’Italia per ricordare la manifestazione di fraternizzazione tra ebrei e non ebrei che vi avevano avuto luogo durante la rivoluzione del 1848. Unitamente, gli attori di Campogalliani leggeranno testimonianze di ebrei mantovani e italiani testimoni della Shoah.
  • Giovedì 26 gennaio, h 17.30, Sala Ovale Accademia Nazionale Virgiliana (via Accademia 47, Mantova): Enrico Fubini, profondo conoscitore della cultura ebraica e uno tra i massimi studiosi di estetica musicale, parlerà del suo nuovo libro “Musicisti ebrei nel mondo cristiano. La ricerca di una difficile identità”, dialogando con gli accademici Paola Besutti e Maurizio Bertolotti. Farà da cornice l’intervento musicale del maestro Paolo Ghidoni, primo violino del quartetto dell’Accademia con brani di Federico Mantovani, F. Kreisler, e Bach). Ingresso libero
  • Cinema Ariston, giovedì 26 gennaio e venerdì 27 gennaio: verrà proiettato il film “Il viaggio di Fanny“, una storia vera di coraggio e speranza, ispirato all’autobiografia della tredicenne Fanny Ben-Ami e delle sue sorelle, lasciate dai genitori in una delle colonie francesi destinate a proteggere i minori dai rischi della guerra. Da lì, poi fuggite insieme ad altri bambini, a causa dell’inasprimento dei rastrellamenti nazisti. Il film racconta il tentativo di raggiungere il confine svizzero per salvarsi, colmo di peripezie e pericoli. Info e prenotazioni 0376/328139.
  • Memoriale della Shoah mantovana, Istituto tecnico Carlo d’Arco (via Tasso 1, Mantova): un percorso espositivo articolato in sei sezioni su nomi, frammenti, storie e luoghi della Shoah mantovana. Aperto al pubblico dal 27 gennaio al 12 febbraio 2017.
  • Venerdì 27 gennaio, h 10.15, Piazza Sordello (Mn): le classi dell’Istituto Comprensivo Luisa Levi si radunano in piazza Sordello per dare vita ad una performance a ricordo delle vittime della Shoah e nell’auspicio di un mondo di pace. Eseguiranno brani musicali di Viktor Ullmann.
  • Venerdì 27 gennaio, h 17.00, Teatro Bibiena:
    Cerimonia Istituzionale con la presenza congiunta di Consiglieri comunali e provinciali
  • Venerdì 27 gennaio, h 18.00, Casa del Mantegna: “Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e la morte”, Ingresso libero
  • Venerdì 27 gennaio, h 20.45, Centro Culturale Frida Kahlo San Giorgio di Mantova: CONFERENZA-SPETTACOLO con proiezione di alcune scene del film “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin commentate da Matteo Molinari in una riflessione comica e grottesca su A.Hitler
  • Sabato 28 gennaio, Gazoldo degli Ippoliti: presso il centro La Fenice di Gazoldo verrà proiettato il film “Il pianista” di Roman Polanski. Ingresso gratuito
  • Domenica 29 gennaio, Teatro Bibiena: si terrà il concerto “Voci dal silenzio“, a due opere inedite composte dai giovani musicisti mantovani. “In memoria” di I.Bianchini per quartetto di sax e flauto; “Kaddish” di L.Buzzavi per coro a cappella di voci bianche. Seguirà “Through Roses” opera contemporanea da camera di Marc Neikrug, il cui protagonista è un violinista sopravvissuto ai campi di concentramento. Ingresso gratuito chiamando allo 0376/368362 oppure scrivendo a comunicazione@conservatoriomantova.com.
Condividi
Classe 1990 e una vita piena di paradossi. Da bambina non parlavo con nessuno, da grande ho preso un po’ di lauree in comunicazione e media, e ne ho fatto il mio mestiere, che adoro. Ho vissuto per qualche anno all’estero: la Svizzera mi ha adottato e la Spagna mi ha abbracciato, ma l’Italia rimane il mio nido. Racconto il mio territorio, conoscendo quello che sta al di là delle dogane. Ma dato che sono cresciuta a sbrisolona e Sailor Moon - Paladina della giustizia, tra le altre, mi occupo anche di mediazione interculturale e libertà civili. Qualcuno a volte, mi definisce Don Chisciotte contro i mulini a vento. L’ironia e la libertà sono gli unici modi che conosco, e sono quelli che voglio comunicare ai microfoni di Radiobase. Il mio motto? Sii te stesso, tutti gli altri sono già occupati.