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Buon venerdì pacifico

Chiedersi perché gli uomini siano violenti é un po’ come domandarsi perché i porcospini attraversano la strada.

La domanda però dobbiamo farcela, e senza retorica, perché le cronache, anche locali, sono piene di violenza di uomini, noti, non sconosciuti alle vittime, nei confronti di una diciottenne in attesa di un figlio, presa a calci anche sulla pancia, e di un’altra coetanea, sequestrata e picchiata dall’ex, neanche da solo, perché il coraggioso, si é fatto aiutare un amico.

Sono notizie di questa settimana che si sommano a quelle delle scorse e delle precedenti.

Quando una notizia si ripete, generalmente non fa aumentare l’attenzione, anzi la abbassa, é il paradosso del lupo, come lo chiama un mio amico, però, a non parlarne si diventa complici, perché la soluzione, se c’é, passa per l’educazione che non si fa solo a scuola o in famiglia ma si fa ovunque.

E’ necessario sentirsi coinvolti sempre e intervenire per come siamo capaci con l’esempio, le parole, gli scritti, ma tutti dobbiamo intervenire perché non è concepibile che la violenza maggiore, nei confronti delle donne avvenga all’interno della famiglia o da chi si conosce bene, come i nei due casi citati.

Per rendere il mondo più tranquillo, tollerante e meno violento, tutti siamo chiamati a intervenire, nessuno escluso.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

 

 

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