Rifiuto selvaggio. La partecipazione e non l’indifferenza fa la differenza

Rifiuto selvaggio. La partecipazione e non l’indifferenza fa la differenza

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Buona domenica smaltente

Ne ho già parlato ma ritorno sulla “malattia” di alcuni di buttare i rifiuti ovunque eccetto che nel posto giusto.

Quando è iniziata, nei comuni pilota, la raccolta differenziata porta a porta, è iniziato prima il turismo dell’immondizia per portare il proprio scarto nel comune che aveva ancora i cassonetti indifferenziati, poi si è passati all’abbandono nei fossi e poi ancora alle discariche abusive.

In un parere di qualche tempo fa, riportavo il costo di circa 100.000 euro all’anno dei viaggi straordinari di persone e mezzi per recuperare quanto sparso sul territorio, che, come dice un esperto, é imputabile ad artigiani in nero, a famiglie clandestine e a spargitori seriali che lo fanno così, per il gusto di fare, convinti di pagare di meno.

Il capitolo costo, invece, è un capitolo in crescita con l’aumento dei disturbati dal pattume, perché i maggiori oneri, ovviamente, ricadono sulle bollette di tutti.

Soluzioni?

Sicuramente perseguire con controllo minuzioso di quanto abbandonato perché, come non esiste il delitto perfetto, nemmeno esiste lo smaltitore perfetto e poi, un controllo continuo sul territorio non solo con telecamere ma anche con gli occhi di tutti noi perché, come per il bullismo, solo la partecipazione e non l’indifferenza fa la differenza.

A risentirci domani. Grazie

@robertostorti

 

 

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