Buon lunedì meteo
Non dobbiamo assolutamente pensare che a noi non succederà quello che è successo a Livorno.
La stessa quantità di pioggia, domani, potrebbe abbattersi sopra di noi come si è abbattuta, nella stessa zona, venti anni fa e nella stessa identica città provocando, oggi come allora, disastri e morti.
Dobbiamo imparare a prevedere cosa fare e dobbiamo riscoprire la cultura di come proteggerci con la manutenzione e la prevenzione che, alla fin fine costano meno, ma molto meno, dello spalare fango o del ricostruire il giorno dopo di una esondazione o di un sisma.
Abbiamo forzato la natura costruendo dove non si doveva, abbiamo tombato ruscelli, e fiumi convinti che non sarebbero più fuoriusciti rendendoli invece delle condutture esplodenti, abbiamo spostato alvei per “urbanizzare” e siamo andati ad abitare dove non dovevamo, rubando percorsi all’acqua, che, come si sa, corre dove e come vuole e, sempre, verso il basso.
Non è il fiume che invade, siamo noi che siamo andati nel posto sbagliato in cui i nostri nonni non avrebbero mai costruito.
Oltre all’impegno della manutenzione costante, e non saltuaria, dobbiamo recuperare la cultura del rispetto della natura, anche perché ci conviene: se non la rispettiamo, come sta succedendo, la natura si prende, sia il rispetto che il sopravvento.
A risentirci, o rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.
@rbertostorti
