Meloni e zucche in Senegal con regole italiane per il lavoro

Meloni e zucche in Senegal con regole italiane per il lavoro

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Buon venerdì delocalizzante

Ci sono imprenditori che chiudono in Italia e aprono all’estero, dove la manodopera costa molto meno, e ci sono imprenditori che invece cercano solo altri luoghi dove produrre in modo da garantire il prodotto fresco tutto l’anno, applicano regole di lavoro italiane e non del luogo.

E’ il caso di una impresa mantovana che produce meloni e zucche anche in Senegal, proponendo, al mercato, prodotti sempre freschi, anche nel nostro inverno.

Ma la vera notizia non é quella relativa all’intuizione e alla intraprendenza di un imprenditore, ,ma quella che, ai 250 lavoratori e lavoratrici che raccolgono in Senegal, si adottano orari italiani, con pausa pranzo, niente lavoro pesante per le donne, presidi e protezioni individuali.

Una delocalizzazione per il mercato (offrire il prodotto fresco tutto l’anno) e non solo per il profitto di chi ha investito, con in più il vantaggio che anche i dipendenti Italiani hanno lavoro non solo nella nostra estate ma anche nel nostro inverno per completare la seconda lavorazione del prodotto che arriva dall’africa, prima di immetterlo sui mercati.

Bruno Francescon, é l’imprenditore che ha pensato e realizzato tutto questo. Giusto ricordarlo.

Fare business e mantenere regole umane é ancora possibile.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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