Cave: mettere le mani avanti, ma anche dietro

Cave: mettere le mani avanti, ma anche dietro

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Buon giovedì recuperante

Una buona parte della provincia di Mantova è ottima per i cavatori di ghiaia, o inerti in genere, necessari all’edilizia.

Le cave sono stati da tempo una croce per il territorio, soprattutto quando, finita l’estrazione rimangono abbandonate perché la ditta che fatto gli scavi fallisce.

Come per gli insediamenti industriali, la bonifica, che per le cave si chiama recupero, diventa a carico del pubblico, Comune o Parco del Mincio, nel nostro caso e questo, giustamente fa indignare.

Il nuovo piano cave che sarà discusso nel prossimo Consiglio Provinciale per poi essere definitivamente approvato da quello Regionale è criticato da chi vuole scavare, perché a loro dire è già insufficiente rispetto alla domanda di una ripesa edile che loro, e per ora solo loro, intravvedono, ma è criticato anche da chi è preoccupato che il territorio rimanga un gruviera.

Imporre ai cavatori una fidejussione blindata anche di fronte all’eventuale fallimento, credo sia la strada per mettere le mani avanti e anche dietro.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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