Tagliare i soldi alla scuola é come tagliare il ramo in cui...

Tagliare i soldi alla scuola é come tagliare il ramo in cui si é seduti

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Buona domenica economica

Pare che alla fine delle discussioni infinite sulle cifre del bilancio Statale, ci saranno 100 milioni in meno per la scuola.

Con una situazione in cui già non ci sono i soldi per la carta igienica, possiamo immaginare, anche senza essere degli esperti in contratti collettivi di lavoro, cosa possa succedere con 100 milioni in meno.

La scuola, che é ciò che determina come sarà la Nazione domani; ha già personale abbondantemente demotivato causa promesse non mantenute, contratti rinnovati da poco e già in scadenza e soprattutto incertezza del posto di lavoro che genera incertezze su tutto e tutti, dai colleghi, ai genitori, agli studenti.

La motivazione dei docenti é metà della efficacia didattica, conseguentemente, la demotivazione, é già metà del fallimento.

Tagliare alla scuola per dare a voci che servono solo come futuri slogan elettorali, non mi sembra la cosa più intelligente che si possa fare, ma l’hanno fatta, ed é come tagliare il ramo su cui ci si siede, che non é da furbi, ma c’é chi lo fa e lo continua fare, nonostante la certezza della caduta.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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