Buon venerdì resiliente
Un tempo lo potevano essere solo i metalli, ora resilienti lo dobbiamo diventare noi umani, le città, la natura che abbiamo violentato rendendola violenta.
Resilienza é così di moda che mi aspetto che esca una cucina resiliente, il gelato resiliente, il cappuccino resiliente.
La resilienza é la capacità di un metallo di subire un urto senza rompersi o, se applicato a noi umani, la capacità di affrontare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Piegarsi ma non spezzarsi, si sarebbe detto un tempo.
E’ quello che gli scienziati delle foreste urbane, riuniti a Mantova ci stanno trasmettendo.
Il verde é la strada per difenderci dalla natura violentata diventata violenta, il verde é la resilienza economica contro lo strapotere del cemento e rende anche di più del mattone.
Ogni euro investito in piante rende alla fine dell’anno da 1,3 a 1,7 euro, e ogni euro non investito ci costa, alla fine dell’anno, 2 euro.
La nostra parte di resilienza sta nel fatto che a questa battaglia del verde per proteggerci, ci deve vedere attori e non spettatori perché, senza l’aiuto di ognuno di noi, avremo solo foreste allettate come é successo solo un mese fa sulle nostre dolomiti.
Foreste che, forse solo i figli dei nostri nipoti, vedranno come le abbiamo viste noi sino allo scorso autunno.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti