Teleriscaldamento: scelta lungimirante

Teleriscaldamento: scelta lungimirante

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Buon mercoledì lungimirante.

Quarantuno anni fa, gli Amministratori mantovani sceglievano, tra i primi in Italia, subito dopo Brescia, il teleriscaldamento.

È stata, allora, una scelta lungimirante perché ha portato a ridurre di ben 1520 utenze che fanno circa 15000-20000 caldaie domestiche in meno, che sono una della cause di inquinamento da polveri sottili, e ha permesso, pure, di recuperare il vapore, e conseguente, il calore, altrimenti disperso della centrale di cogenerazione EniPower e di quella dell’ospedale, portando acqua calda direttamente nelle case dei mantovani.

Con la sistemazione di corso Pradella, e l’interramento dei tubi coibentati che caratterizzano questo tipo di impianti, aumenteranno anche le utenze servite, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle emissioni in atmosfera.

Poche centrali grosse, inquinano meno di tante piccole, così come sarebbe per un treno che trasporta tanti tir, o una chiatta che porta, su acqua, tanto prodotto quanto 15 autoarticolati.

Il teleriscaldamento, aveva un punto debole nel rapporto tra fornitore e consumatore: la non alta trasparenza dei consumi, superata ora con l’introduzione di sistemi di controllo digitali e a distanza che dovrebbero invogliare altri utenti ad abbandonare il riscaldamento autonomo, non sempre in linea, tecnologicamente, con i parametri e le norme di sicurezza e di scarico fumi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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