Le multe e i controlli, al tempo dei database

Le multe e i controlli, al tempo dei database

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Buon lunedì controllato.

Tra il 2013 e 2014 circa sedicimila mantovani si sono “dimenticati” di pagare il bollo auto che non deve più essere esposto, ma solo pagato.

Il minor introito per le casse della Regione é stato di quasi quattro milioni di euro, milioni che la Giunta regionale é intenzionata a riprendersi, senza interessi, se si aderirà alla agevolazione entro il 15 settembre, altrimenti si pagherà una sanzione del 30% rispetto al tributo dovuto.

Forse, leggendo e verificando che la Polizia Locale o quella Stradale, non controllano più il bollo, a buona parte dei sedicimila “distratti” é passata l’idea che sia più facile farla franca, dimenticando che il bollo non é più un bollo ma un “onere tributario” e come tale viene controllato a monte, a valle e con ogni strumento che i database relazionati tra di loro, consentono.

Incrociando i dati di immatricolazione con quelli dei pagamenti, é facile trovare nome, cognome e indirizzo, di chi non ottempera agli obblighi, e questo vale, oltre che per il bollo, anche per l’assicurazione auto, obbligatoria.

Chi é passato sotto le telecamere che sanno leggere le targhe, sa bene che la lunga memoria dei database sovrasta la propria, di memoria.

Se si incrociassero, come in questo caso, i molti dati già in possesso della Pubblica Amministrazione, anche l’evasione fiscale potrebbe essere maggiormente perseguita.

I database ci sono già, e sono pieni di dati; l’uso e gli incroci, come nel caso dei bolli auto, attendono solo una decisa scelta politica, che superi le roboanti dichiarazioni.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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